Settore finanziario e gestione della crisi

Imponenti palazzi in vetro e acciaio, architetture slanciate a richiamare l’intraprendenza economica degli istituti che ospitano, strutture radicate profondamente nel nostro tessuto sociale. Le banche e le istituzioni finanziarie si sono avvicinate molto alle persone, in un primo tempo entrando nell’era del digitale – ancora tuttavia 1.0.

In un secondo tempo, invece, si sono viste dover varcare la soglia del Web 2.0 e dei social media. E qui si sono cominciate a osservare delle dinamiche interessanti: i business che operano nel settore finanziario infatti si sono trovati a dover far fronte a un nuovo tipo di cliente/utente, che tiene a far sentire la propria voce e la propria opinione. Ciò può mettere in luce eventuali criticità nella gestione del profilo online di una banca, che molto facilmente vengono esacerbate in Rete. Le armi di questo nuovo popolo di utenti? Twitter, Facebook e i social media nel loro complesso.

Nell’esempio più sotto vediamo la concretizzazione di questo principio, con oggetto la banca Monte dei Paschi di Siena:

 

Si nota un andamento piuttosto stabile fino a lunedì 27 ottobre, in cui si riscontra un picco in concomitanza con i fatti di cronaca ben noti. A questo picco contribuiscono degli influencer, alcuni di essi appartenenti al mondo della politica:

 

Per affrontare scenari di crisi scatenate dai flussi social, gli istituti finanziari devono poter ascoltare in modo attivo econsapevole ciò che si dice online, in tempo reale.

Per operare un ascolto proattivo, l’opzione migliore è senza dubbio quella di essere avvisati in maniera automatica riguardo ad anomalie nei risultati. La soluzione per questa necessità può essere il nostro sistema di alert automatico, impostabile in pochi click.

Ogni alert può essere settato in base ai parametri desiderati. Quindi, se per esempio il gruppo MPS fosse interessato a monitorare i forum e Twitter tra Italia e Francia nelle rispettive lingue, è possibile. Aggiungiamo a questo anche l’inglese, in quanto lingua veicolare di molti contenuti finanziari, e il gioco è (quasi) fatto. Ecco che in 7 click abbiamo impostato i parametri da monitorare, a cui poi andremo ad aggiungere l’alert, con un altro click.

Viene dato ampio spazio alla flessibilità, per adeguarsi alle esigenze di ogni tipo di utenza.

Oltre a poter scegliere il formato in cui ricevere la mail di alert, è possibile scegliere se ricevere di default un alert ogni tot risultati nuovi coerenti con i parametri impostati come al punto sopra, oppure se ricevere una notifica solamente in caso di attività anomala, informando il software circa la percentuale di risultati in più rispetto alla media per lanciare un campanello d’allarme.

 

Non è finita qui! E’ possibile impostare alert includendo anche altri elementi interattivi, per soddisfare ogni necessità, anche la più specifica.

Per saperne di più o per valutare insieme come farvi finalmente dormire sonni tranquilli, chiamatemi o contattatemi via mail a tim@talkwalker.com.

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