Rassegna stampa digitale - Web & Social

Immagina l’AD di un gruppo nazionale, anzi promuoviamolo a internazionale, magari pure tra i leader di un settore di quelli che “tirano”, facciamo moda? Facciamo moda. Bene, ora immagina che quell’imprenditore stia prendendo un aereo (seguendo l’immaginario collettivo del grande imprenditore che passa da un aereo all’altro) per andare dall’Italia agli Stati Uniti per discutere di cose importanti, mettiamo l’approvazione di un piano internazionale di investimenti, basta che ci siano di mezzo cifre grosse (i grandi imprenditori d’altra parte discutono sempre di grandi progetti, no?). Perfetto, ora, mentre il nostro è in aereo con la mente proiettata al briefing del meeting, sta esplodendo una crisi che prende di mira il suo settore, anzi facciamo direttamente la sua azienda. Vogliamo esagerare? Esageriamo: lo scenario di crisi è nato perché l’azienda è stata presa di mira dalla televisione. Orrore. Il contagio è immediatamente passato ai social. Incubo.

Per quanto possa sembrare romanzesco, è quanto avvenuto lo scorso novembre a Moncler.

Immagina ora di essere nelle condizioni descritte sopra e di esserti affidato a una piattaforma gratuita, ad esempio un servizio di alert. Ce ne sono diversi, da Google Alerts a quelli di Talkwalker, per cui per ogni risultato corrispondente alle tue query ti arrivano delle mail. Ora immagina una casella di posta con alert per 92 mila risultati in 4 giorni.

Talkwalker Google Alerts

La situazione non risulterebbe migliore se usassi più strumenti diversi, perché il problema, in questi casi, è proprio qui. L’enorme mole di dati da analizzare. Pensando a come far fronte a uno scenario di questo tipo, ci si pone diversi interrogativi: come faccio a capire velocemente cosa sta succedendo? Chi ne sta parlando? Sono forse giornali online o è limitato a Twitter e Facebook? E soprattutto: come faccio a sapere se sta succedendo qualcosa che mi riguarda?

Per rispondere a questi interrogativi di solito ci si affida a un’attività che definiremo qui, per praticità, rassegna stampa digitale. Essa può risultare molto agevolata dall’uso di dashboard, cioè di pannelli di controllo virtuali che tengono monitorati solo gli elementi che ci servono. Invece di andare a impostare in diversi strumenti online parametri distinti, usando un solo tool si può ricevere nella propria mail un contenuto del genere:

rassegna stampa digitale

Va da sé che la chiarezza e la completezza delle informazioni svolgono un ruolo predominante.

Certo, bene, ma comunque devo accedere allo strumento, inserire la password… ancora troppo complicato! È per questo che è possibile ricevere alert ogni giorno oppure ogni tot giorni, all’ora che preferiamo, per dare un’occhiata acome stanno andando i parametri che ci interessano:

Iscrizione all'alert

Facendo così, con uno sforzo pari a zero eviteremo di essere ignari che le persone non parlano più di questo:

brand theme cloud

Ma di questo:

brand theme cloud

Infine, non è solo nei casi estremi che si può avere bisogno di una rassegna stampa digitale. Quante volte ci sarebbe utile cogliere quel cambiamento che può fare la differenza?

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